Dopo mesi di silenzi, tentennamenti, annunci mai ufficiali, sondaggi, ovviamente polemiche, in un clima purtroppo segnato più dalle esternazioni gratuite della Santanché che da segnali concreti, il pianeta centrodestra si risveglia dal torpore quasi di soprassalto.
Quasi, perché i prodromi di questo terremoto da giorni si evidenziano: il congresso del PPE a Bucarest, senza Silvio ma con Alfano e Casini che appaiono decisamente più sintonizzati del solito; ma anche i commenti di Frattini, non proprio l’ultimo arrivato nel PdL, che da settimane profetizza, più che auspicare, la svolta verso un nuovo soggetto moderato italiano.
Diario Italiano di Franco Frattini: Passo indietro di Berlusconi apre cantiere dei moderati.
Credo che queste primarie non verranno aperte oltre il PdL, ma che inevitabilmente verrà scelto il candidato più convinto nella costruzione del “PPE italiano”, una scelta non più eludibile.
Con un gioco letterale, mi auguro che del PPE vengano prese tutte le lettere: la “P” del “Partito”, forza politica nel vero senso della parola e quindi al servizio del Bene Comune; la “P” di “Popolare”, sintesi di importanti valori di riferimento comuni; la “E” di “Europeo”, per il respiro politico che da e per lo stile decisamente più maturo rispetto alle gazzarre parlamentari italiane. Questo schieramento avrebbe tutte le carte in regola per competenza, serietà, rappresentatività, valori per portare l’Italia fuori dalla crisi economica e sociale; davvero una Terza Repubblica.