Investimenti per lo sviluppo industriale a Spilimbergo

La disastrata strada della Zona Industriale del Cosa è finalmente in corso di sistemazione; il mese di settembre dovrebbe già dare alla luce la rotonda su via Cavalleggeri di Saluzzo (a nord della Z.I.) per poi proseguire nelle opere che dovranno dare finalmente una spina dorsale adeguata a sostenere le attività produttive locali.

Imprese che dal 2008 seguono un trend negativo, risultando in un reddito imponibile medio a Spilimbergo inferiore alla media provinciale e regionale. Nonostante questa sofferenza perdurante da oltre un decennio, Spilimbergo non è stata ricompresa nelle cosiddette “Aree colpite da crisi diffusa” elencate nella delibera della Giunta regionale 933 del 2015. A differenza di altri territori contermini che hanno invece beneficiato degli interventi normativi previsti dalle politiche espansive territoriali.

Con la nuova legislatura regionale e comunale, il sindaco Sarcinelli assieme all’assessore competente Bidoli ha iniziato a lavorare in questa direzione, trovando il concreto interessamento e coinvolgimento di Sergio Bini, assessore regionale alle Attività Produttive.

leggi l’articolo dal Messaggero Veneto del 04/08/2020

Cosa significa concretamente rientrare tra le “Aree colpite da crisi diffusa”? Sul sito della Regione si possono trovare alcune informazioni interessanti su quattro bandi emanati dalla Giunta Regionale nel 2017 a favore delle Aree di crisi regionali. A titolo di esempio: nell’Isontino sono stati concessi a fondo perduto 1,26 milioni per 13 progetti, nell’Area del Mobile 3,69 milioni per 59 progetti. Fondi del POR-FESR 2014-2020 appositamente destinati.

Numeri che ben rappresentano quale potenziale avrebbe l’inserimento di Spilimbergo nell’elenco delle zone depresse, che già include ad esempio San Vito – con cui Spilimbergo condivide un consorzio industriale, senza ancora risultati eccellenti. Le condizioni per lo sviluppo economico industriale vanno riportate in equilibrio con il maniaghese e il sanvitese, puntando a rafforzare le imprese esistenti e attirarne di nuove anche per incrementare l’offerta lavorativa del territorio.

Ordine del giorno a firma Piccin, Nicoli (FI), Basso e Giacomelli (FdI), Consiglio Regionale FVG, luglio 2019

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