Meno di un anno è durata l’ultima – in ordine di tempo – speranza che i giovani di Spilimbergo muovessero qualcosa per se stessi e la comunità. L’iniziativa “per un Forum Giovani a Spilimbergo” è ben riassunta dal titolo; prese le mosse da una delle serate di cittAccesa (nella sua epoca di maggiore attività, ossia l’ultima campagna elettorale) sullo spunto di diverse testimonianze e sull’onda di un generale entusiasmo, voglia di impegnarsi, desiderio di rinnovare.
Come spesso accade, in queste belle iniziative mi ci infilo di corsa, anche appassionandomi un po’ troppo… passato il momento dell’entusiasmo, delle riunioni con trenta persone, del forum attivo, il lavoro di questo gruppo si è concluso quasi agonizzante con una bella relazione, ancora reperibile sul sito dell’Informagiovani di Spilimbergo, ultimata da meno della metà della metà dei reali partecipanti alla sua stesura. Firmata da… no, nemmeno firmata: forse un errore, che ne diminuisci apprezzabilmente il valore e la spendibilità. In ogni caso, io c’ero!
Una soddisfazione comunque è in arrivo: in agosto è stata indetta la gara per il rinnovo del servizio Informagiovani, e leggendo il capitolato scopro che il monte ore aumenterà, e non sarà più destinato anche al Comune di San Giorgio della Richinvelda ma unicamente a Spilimbergo. 45 ore settimanali, non tutte destinate all’apertura al pubblico, così da avere il tempo per organizzare, gestire e programmare le attività e le proposte.
Certo non si può dire che sia tutto frutto del nostro lavoro, peraltro ufficialmente anonimo; di sicuro fa piacere vedere che, con o senza i nostri stimoli, l’assessore Dreosto abbia dato un’impronta diversa al tran-tran degli ultimi anni. Credo che, tanto per cominciare, vada bene così: ora tocca agli utenti, opportunamente informati e sollecitati, dare il proprio contributo e sfruttare le occasioni che si presenteranno. Se lo sforzo – anche finanziario, che di questi tempi non è certo semplice – troverà una sua giustificazione e soddisfazione, potremo crescere ancora; viceversa, non potremo che continuare a lamentarci…