Tagliamento, via la ghiaia: disco verde ai cavatori – Cronaca – Messaggero Veneto.
Con il primo intervento di rimozione della ghiaia per 10800 mc finalmente l’amministrazione regionale compie un passo vero l’unica direzione ragionevole per porre in sicurezza il bacino del Tagliamento. L’incubo delle casse di espansione è ormai un ricordo, anche grazie alle battaglie di associazioni e sindaci della zona; altre più o meno probabili grandi opere iniziavano a sentirsi nominare. Ma come spesso accade la soluzione ce la da la storia: solo fino a pochi decenni fa era possibile intervenire nella golena per raccogliere legna e ghiaia, e il buon senso della gente ha fatto sì che questa operazione avesse effetti positivi sull’equilibrio idrogeologico senza penalizzare la tutela ambientale.
L’augurio è che questi sghiaiamenti rientrino in una visione più ampia e un progetto serio di gestione delle zone fluviali, non solo il Tagliamento ma tutta la Regione: l’esempio più eclatante è il Varma, che regolarmente pone in ostaggio l’intera Valcellina. E sicuramente non mancano altri esempi in Carnia, sul bacino del Natisone o in Canal del Ferro.