Spilimbergo, sì o no al nuovo centro commerciale?

Il sondaggio sul nuovo centro commerciale in progetto alle porte di Spilimbergo, in direzione Udine (area “Sina” per intendersi) divide i partecipanti e si mantiene su un sottile equilibrio.

Trascorso il weekend c’erano 70 votanti equamente divisi tra pareri favorevoli e contrari. Tra l’altro, la maggior parte si schiera in maniera netta, senza accontentarsi di un “sì con riserva” o uno “scetticismo negativo”.

In seguito al primo post, inoltre, anche Nuovo Corso ha giustamente sottolineato la propria posizione, chiaramente esposta in questo comunicato stampa. La divisione dunque è proiettata anche tra gli stakeholder, visto che l’Ascom mandamentale esprime parere positivo mentre l’associazione dei commercianti del centro storico sostiene che “l’apertura di un nuovo polo commerciale non sia la soluzione al rilancio di nessun centro storico ed inoltre non aumenti la sua vitalità”.

Visto l’interesse, il sondaggio prosegue: tra i commenti, chi si augura che vi trovi posto anche un multisala (per la “gioia” di chi punta sul Miotto…) e chi ritiene superiore agli svantaggi il beneficio legato a nuovi posti di lavoro; sul fronte opposto, l’offerta non avrebbe miglioramenti significativi e anzi, ammazzerebbe definitivamente realtà già presenti.

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Nuovo Centro Commerciale: ci piace o no?

A leggere il Messaggero Veneto, sembra che il progetto di un nuovo centro commerciale “food e no food” in area “Sina” incontri il favore delle associazioni di commercianti spilimberghesi. Domenica 16 febbraio infatti esce questo articolo, con Martin e Commessatti sintonizzati sulle stesse note a evidenziare le positive ricadute del progetto anche sul delicato equilibrio economico del centro storico.

A questo punto, però, sorprende un po’ un nuovo articolo di mercoledì 19 febbraio, stesso quotidiano,  dichiarazioni di segno opposto da parte di Nuovo Corso. A distanza di soli tre giorni, senza alcun elemento di novità intercorso. Senza voler polemizzare, mi chiedo però quale sia effettivamente la posizione dei commercianti…

…e perché no, dei cittadini: lancio quindi un sondaggio, sperando in una risposta che sia significativa in termini di numeri.

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Si possono commentare le proprie risposte, questo aiuterà a comprendere meglio quali orientamenti sono più condivisi.

Spilimbergo gioiello d’Italia

Non può passare inosservata la notizia: il 13 febbraio Spilimbergo è stata premiata tra i 21 Comuni “Gioielli d’Italia”, un concorso nazionale cui hanno preso parte 350 Comuni sotto i 15.000 abitanti. L’iniziativa è nata con lo scopo di promuovere e rilanciare il turismo nei nostri borghi più belli ma forse meno conosciuti. Oltre al riconoscimento, si legge che l’Agenzia Nazionale per il Turismo riserverà ai Comuni vincitori una campagna promozionale su misura.

Credo sia un’occasione importante, specialmente in questo periodo di fermento elettorale in cui i diversi candidati si dovranno misurare soprattutto sui programmi. E in questi, un ruolo fondamentale lo giocherà la vocazione turistica di Spilimbergo, che nel momento di crisi e alla luce di una lenta ma progressiva de-industrializzazione del mandamento, può rappresentare l’àncora di salvezza per l’economia locale.

Soprattutto per il centro, poter contare su un discreto flusso turistico potrebbe sopperire al calo dei consumi da parte della popolazione residente e costituire motivo sufficiente per continuare a investire nell’attività commerciale. Il concetto chiave è proprio quello dell’investimento, inteso non solo in senso monetario ma soprattutto in senso intellettivo: è opinione diffusa, anche tra gli “addetti ai lavori”, che non sempre e non tutti i commercianti spilimberghesi hanno il giusto spirito o la visione per innovare la propria attività con quel valore aggiunto, quella caratterizzazione che potrebbero fare la differenza.

Una partita aperta, quella sul turismo e il commercio a Spilimbergo, che chiaramente coinvolge molti giocatori: sicuramente i commercianti e le loro strategie aziendali da una parte, ma anche le istituzioni nel creare le condizioni giuste per lo sviluppo, ai diversi livelli, e tutti coloro che, in questo quadro, devono metterci i contenuti (un esempio per tutti, la Scuola Mosaicisti). In questa partita si intrecciano discorsi che nascono da altri versanti, come l’Unione Montana e tutto il filone relativo al ruolo mandamentale di Spilimbergo, le sinergie con i territori circostanti…

Come non mai serve ritrovare una progettualità di medio-lungo termine che riesca finalmente a liberare le potenzialità latenti del territorio e rinnovare l’economia locale, e quindi il benessere di tutti. Una grossa sfida su cui le forze politiche sono chiamate fra pochissimo a confrontarsi: potranno esserci ricette differenti ma, dando per scontato che l’obiettivo è condiviso da tutti, è necessario l’impegno trasversale e a ogni livello, per il bene comune che rappresenta Spilimbergo e il suo territorio.

Daniel Martin nuovo presidente Ascom spilimberghese

Buone notizie dall’Ascom, che con il rinnovo delle cariche ha dato fiducia a Daniel Martin come presidente mandamentale. Mi sento di commentare questo importante fatto non solo per l’amicizia con il diretto interessato, Continue reading

A Budoia il bosco ha una nuova vita

A Budoia si sta avviando concretamente in questi giorni un progetto nato circa 2 anni fa per provare ad avviare una filiera locale della legna da ardere. Continue reading