A un mese dall’esito delle elezioni comunali ci pensa “Vivere Spilimbergo” a rompere il silenzio delle forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale. La lista civica ha deciso di proseguire la propria avventura organizzandosi di fatto in partito politico, con l’obiettivo prioritario di creare un rapporto concreto e vivace tra i propri eletti e gli elettori. In particolare, raccogliendo una mia proposta in campagna elettorale, ogni mese ci sarà un appuntamento fisso in piazza in cui poter incontrare gli esponenti della lista e dialogare con loro. Condivido chiaramente l’idea, appunto era tra i miei intenti creare un canale comunicativo con i cittadini per incentivare la partecipazione; sono curioso e interessato a capirne gli sviluppi nel dettaglio, spero diventi un’opportunità per quel “modo innovativo di rappresentare la politica” che è un po’ il manifesto di Vivere Spilimbergo.
Ho trovato invece contrastante con questa filosofia la polemica sull’incarico di vicesindaco, che la lista avrebbe voluto assegnato a Roberto Mongiat a riconoscimento di particolari meriti elettorali della lista. Senza entrare in un’inutile disquisizione sulla valorizzazione del risultato elettorale di questa o quella lista, credo che sia assolutamente corretto e coerente la scelta di Francesconi di nominare suo vice Enrico Sarcinelli: innanzitutto, il più votato in assoluto tra i 94 candidati a consigliere comunale; in secundis, un assessore di 35 anni al suo terzo mandato in Consiglio rappresenta certamente un punto di riferimento per il futuro politico di Spilimbergo e un personaggio sul cui impegno e sulla cui preparazione investire anche attraverso questi riconoscimenti.
In ogni caso, credo sia poco innovativo un capriccio per una carica politica, soprattutto se esternato pubblicamente e ufficialmente, dando così modo alla stampa di parlare di “mal di pancia”: hai voglia poi a puntualizzare che il sostegno alla maggioranza è fuori discussione, al lettore nasce un dubbio legittimo. Forse in un gruppo totalmente nuovo si sono affacciati vecchi vizi politichesi di chi proprio nuovo nuovo non è…