Non può passare inosservata la notizia: il 13 febbraio Spilimbergo è stata premiata tra i 21 Comuni “Gioielli d’Italia”, un concorso nazionale cui hanno preso parte 350 Comuni sotto i 15.000 abitanti. L’iniziativa è nata con lo scopo di promuovere e rilanciare il turismo nei nostri borghi più belli ma forse meno conosciuti. Oltre al riconoscimento, si legge che l’Agenzia Nazionale per il Turismo riserverà ai Comuni vincitori una campagna promozionale su misura.
Credo sia un’occasione importante, specialmente in questo periodo di fermento elettorale in cui i diversi candidati si dovranno misurare soprattutto sui programmi. E in questi, un ruolo fondamentale lo giocherà la vocazione turistica di Spilimbergo, che nel momento di crisi e alla luce di una lenta ma progressiva de-industrializzazione del mandamento, può rappresentare l’àncora di salvezza per l’economia locale.
Soprattutto per il centro, poter contare su un discreto flusso turistico potrebbe sopperire al calo dei consumi da parte della popolazione residente e costituire motivo sufficiente per continuare a investire nell’attività commerciale. Il concetto chiave è proprio quello dell’investimento, inteso non solo in senso monetario ma soprattutto in senso intellettivo: è opinione diffusa, anche tra gli “addetti ai lavori”, che non sempre e non tutti i commercianti spilimberghesi hanno il giusto spirito o la visione per innovare la propria attività con quel valore aggiunto, quella caratterizzazione che potrebbero fare la differenza.
Una partita aperta, quella sul turismo e il commercio a Spilimbergo, che chiaramente coinvolge molti giocatori: sicuramente i commercianti e le loro strategie aziendali da una parte, ma anche le istituzioni nel creare le condizioni giuste per lo sviluppo, ai diversi livelli, e tutti coloro che, in questo quadro, devono metterci i contenuti (un esempio per tutti, la Scuola Mosaicisti). In questa partita si intrecciano discorsi che nascono da altri versanti, come l’Unione Montana e tutto il filone relativo al ruolo mandamentale di Spilimbergo, le sinergie con i territori circostanti…
Come non mai serve ritrovare una progettualità di medio-lungo termine che riesca finalmente a liberare le potenzialità latenti del territorio e rinnovare l’economia locale, e quindi il benessere di tutti. Una grossa sfida su cui le forze politiche sono chiamate fra pochissimo a confrontarsi: potranno esserci ricette differenti ma, dando per scontato che l’obiettivo è condiviso da tutti, è necessario l’impegno trasversale e a ogni livello, per il bene comune che rappresenta Spilimbergo e il suo territorio.
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