Mercurio

Nei giorni scorsi, con la discussione e la pubblicazione di una tesi di laurea in merito, Spilimbergo ha scoperto che alcuni suoi terreni a ridosso del confine con il Comune di S. Giorgio della Richinvelda risultano inquinati da mercurio. I dati di partenza sono autorevoli e validi, frutto di diversi anni di analisi da parte di tecnici Arpa; lo stesso professore relatore della tesi è giunto a sbilanciarsi sull’origine dell’inquinamento, definendo quasi certa l’origine dall’impianto termovalorizzatore di Tauriano. Leggendo tutte le informazioni, si scopre che la tesi è opera di un giovane di S. Giorgio – peraltro premiato con un 110 e lode: sicuramente un caso, però è singolare notare come l’attenzione alla tutela dell’ambiente e al ruolo giocato dall’inceneritore Mistral sia maggiore al di fuori di Spilimbergo. Come se delle erbacce nel mio orto se ne accorgesse prima il vicino di me.

Non sono mai stato molto positivo nei confronti degli allarmismi attorno all’inceneritore: credo che un impianto simile, visti i controlli passati e presenti, viste le molte vicissitudini, vista la costante attenzione rivoltagli soprattutto dagli abitanti di Tauriano, abbia ogni interesse a essere in regola al 100%. Dall’altra parte non riesco a capire perché, anziché portare vantaggi alla città – come in diverse altre parti avviene – l’impianto della Mistral continui a essere un eterno incompiuto, che non ha mai sfruttato a pieno le proprie potenzialità, e anche così ha comunque creato più problemi che altro.

Come tante altre questione a Spilimbergo, anche l’inceneritore Mistral continuerà a trascinarsi per lunghi anni, fino a trovare non la soluzione migliore, ma la meno peggio (sull’esempio del teatro, dell’autostazione, del corso, etc.). L’augurio è che questa tesi possa dare il via ad un’analisi seria, partecipata da tutti – in primis dall’Amministrazione – per dare una risposta definitiva al problema inceneritore.  Sarà possibile?