Il mio impegno per rinnovare la politica

L’appoggio a Scelta Civica mi ha guadagnato in queste settimane diversi passaggi all’interno degli articoli dei quotidiani locali, con particolare riferimento alle prossime elezioni comunali a Spilimbergo. Ogni volta si ricorda la mia provenienza dal PdL e si cerca di indovinare che posizione terrò in vista delle amministrative.

Su questi argomenti vorrei esprimere il mio pensiero. Ho aderito al PdL perché credo nel progetto e nei valori del Partito Popolare Europeo, credo che il PdL possa esserne interprete sulla scena nazionale a patto che dia inizio a un rinnovamento secondo me non più procrastinabile. Sono entrato nel partito proprio per prendere parte a questo rinnovamento. Negli ultimi mesi è regnata un’incertezza totale, al termine della quale Berlusconi è tornato di nuovo unico protagonista: dunque, ancora niente rinnovamento. Mi è sembrato dunque naturale riconoscermi in Scelta Civica, per restare nell’ambito del PPE ma finalmente in una forza nuova.

Credo molto nella possibilità e nell’utilità di costituire il PPE italiano, unendo nella stessa casa tutta l’area dei moderati e riformatori ora divisi su più fronti. Il mio impegno politico va in questa direzione, e così si spiegano i miei movimenti di partito.

Sul futuro, sarà importante l’esito delle politiche e la successiva evoluzione delle forze raccolte attorno all’agenda Monti. Solo dopo il 25 febbraio sarà possibile ragionare sulle amministrative, le strategie, i programmi. Quel che è certo è che il mio impegno proseguirà attivamente anche nelle comunali, nella direzione che ho sopra indicato, per portare anche nel panorama politico spilimberghese qualcosa di nuovo e importante.

Berlusconi si fa da parte, si apre il cantiere dei moderati

Dopo mesi di silenzi, tentennamenti, annunci mai ufficiali, sondaggi, ovviamente polemiche, in un clima purtroppo segnato più dalle esternazioni gratuite della Santanché che da segnali concreti, il pianeta centrodestra si risveglia dal torpore quasi di soprassalto.

Quasi, perché i prodromi di questo terremoto da giorni si evidenziano: il congresso del PPE a Bucarest, senza Silvio ma con Alfano e Casini che appaiono decisamente più sintonizzati del solito; ma anche i commenti di Frattini, non proprio l’ultimo arrivato nel PdL, che da settimane profetizza, più che auspicare, la svolta verso un nuovo soggetto moderato italiano.

Diario Italiano di Franco Frattini: Passo indietro di Berlusconi apre cantiere dei moderati. Continue reading