Spilimbergo invasa dai rifiuti? No, ma i numeri della raccolta 2018 confermano un trend sempre meno virtuoso. La produzione in valore assoluto di rifiuti urbani è in aumento, ma colpisce soprattutto il +5% della frazione indifferenziata, che significa che produciamo più “scovazze” e le differenziamo meno di prima.
Del fenomeno dell’abbandono, vergognosa piaga delle nostre strade meno battute, non ne parliamo qui; non perché non meriti attenzione, ma non sposta le cifre dei rifiuti regolarmente raccolti. Tra l’altro, resta un fenomeno difficile da spiegare razionalmente visto che l’attuale servizio è sicuramente ben articolato per accogliere tutte le necessità di cittadini.
Il trend sopra descritto comporta un maggiore onere per il cittadino, in quanto il secco residuo è il rifiuto con il maggiore impatto ambientale (inceneritori, discariche) e con il costo di smaltimento più elevato. Inoltre, dal 2011 è obbligatorio coprire al 100% il costo del servizio con la tariffa rifiuti; anche volendo, il Comune non può calmierare la TARI a fronte di un aumento del costo di raccolta.
Si differenzia meno, parte del verde potrebbe essere finita nell’organico, si intuisce una minore attenzione nel dividere i rifiuti. In Consiglio Comunale si è parlato dell’argomento (al proposito l’assessore Zavagno ha confermato che Ambiente Servizi proporrà una nuova campagna di sensibilizzazione) senza scendere in analisi puntuali. Ma per ottenere un effetto più significativo sarebbe importante responsabilizzare il cittadino attraverso un sistema che premi i comportamenti virtuosi: “più butti, più paghi” è il meccanismo alla base della tariffazione puntuale, sistema spinto recentemente introdotto da alcuni Comuni friulani e dal 2019 adottato anche a Gemona.
In queste zone, i primi risultati nel 2018 parlano di una riduzione di 20kg/ab/anno nella produzione di secco residuo (partendo da un valore medio di circa 85kg/ab/anno); per Spilimbergo, potrebbe significare circa 240 tonnellate in meno, molto vicino al valore di quel +5% citato in apertura. Certamente, intraprendere un percorso di tariffazione puntuale diventa sfidante per chi lo deve organizzare, e soprattutto per il cittadino che deve sposare la nuova filosofia. Vista la novità del percorso – al momento nel Pordenonese non è ancora stato adottato un sistema simile – sarebbe opportuno intraprenderlo in compagnia di altri Comuni, condividendo quindi i costi di studio e messa in servizio; in secondo luogo, ma non meno importante, ritagliare le modalità del servizio sulle realtà potenzialmente critiche. Penso al centro storico, e in generale a tutte le situazioni con spazi limitati. Contesti da studiare, ma non impossibili, magari ispirandosi ad alcune soluzioni trovate a Gemona, dove non mancano spazi ristretti e situazioni logisticamente complicate.
Tra gli allegati propongo la presentazione del nuovo sistema a tariffazione puntuale di Gemona
A&T 2000: 8 comuni si alleano per semplificare e uniformare la tariffa rifiuti (UdineToday, 19.02.18)
Alcune buone pratiche e spunti dal sito dell’associazione Comuni Virtuosi
Il sistema di raccolta differenziata a Spilimbergo (sito del Comune)