Il cardinale Bagnasco ha colto l’occasione della festività di S.Lorenzo per rilanciare nella sua omelia il tema dell’impegno dei cattolici in politica. L’argomento suscita pruriti e fastidi a molti, perché spesso il primo pensiero, d’istinto, corre alla Democrazia Cristiana e in particolar modo alla sua fine ingloriosa.
Al contrario chi si dichiara o si ritiene cattolico dovrebbe sentirsi spronato e incoraggiato a mettersi in gioco in un mondo che ne ha davvero bisogno. Il maggior rischio dell’anti-politica è di separare definitivamente i cittadini dalla gestione della cosa pubblica, quando invece la reazione migliore dovrebbe essere l’opposto: basta votare con leggerezza o per tradizione, maggiore interesse e partecipazione al dibattito politico.
I cattolici in particolare possono essere portatori di valori fondamentali (vita, famiglia, solidarietà, giustizia tra quelli citati da Bagnasco), pilastri della nostra società che però sono quotidianamente minati da personalismi e falsi ideali di successo e competizione. E’ facile dare ascolto alle espressioni di protesta, a chi urla e si scandalizza magari nascondendo altrettanti inganni; sono reazioni di pancia comprensibili, ma i cambiamenti efficaci si fanno con testa, impegno, responsabilità.
Per questo tocca a noi, cattolici.