Recentemente è scomparso Renato Nicolini, architetto romano divenuto noto per avere in un certo senso “reinventato” la vivibilità del centro cittadino a Roma, aprendo la strada per un nuovo concetto di pianificazione culturale nei grandi (e non solo centri urbani).
Nel post che vi propongo si riporta una sua riflessione di un paio di anni fa sul ruolo, appunto, delle città, oggi nuovamente mutato rispetto agli schemi classici dei decenni scorsi. Uno spunto per riflettere anche sul nostro territorio, sebbene non sembri direttamente coinvolto nel pensiero di Nicolini: perché riconosciamo anche da noi la difficoltà a far vivere a Spilimbergo un ruolo più vivace come punto di riferimento di un mandamento che soffre di una crisi non solo economica ma anche sociale.