Alle Comunali scegli l’impegno e il rinnovamento

I nomi dei candidati al consiglio comunale stanno uscendo in questi giorni in cui è necessario che le liste siano sottoscritte dagli elettori per poter essere presentate ufficialmente. Possiamo quindi iniziare a farci un’idea di chi si propone per amministrare la Città fino al 2018. La classica distinzione tra candidati si basa sulla loro provenienza: ci sono i “politici”, già coinvolti nella vita di partito e comunque disponibili a farsi alfieri di un simbolo, e i “civici” solitamente nuovi all’esperienza amministrativa e spesso estratti dall’associazionismo.

In questo scenario, la mia candidatura si caratterizza come “politica” per l’impegno che ho speso localmente per Scelta Civica negli ultimi tempi, e in precedenza per il PdL di Francesconi; ma presenta anche i tratti della candidatura “civica” per la mia lunga storia nello scoutismo, da 25 anni con un fazzolettone al collo, e nell’arbitraggio da diversi anni anche a livello nazionale.

Da queste esperienze nasce la mia scelta di impegno politico, non per chiamate di amici o spinto da altri: in particolare l’ambiente scout e il suo stile educativo, fortemente orientato al servizio del prossimo e al bene comune, hanno fortemente determinato questo passo. Per chi come me crede nei valori cristiani della solidarietà, dell’impegno, del pensare agli altri come a se stessi, entrare attivamente in politica è una scelta quasi naturale, perché è questo un ambito in cui si può davvero fare del bene a molti.

Certamente questa visione stona con l’esperienza quotidiana che abbiamo della politica sporca, falsa, che ci distrae con gossip e personalismi anziché discutere di temi concreti, che non rappresenta noi cittadini. Proprio questa stonatura è uno stimolo a entrare per cambiare le cose, per rinnovare il sistema, per evitare che nel nostro piccolo la politica degeneri in questo modo anziché restare a servizio della comunità. Solo una volta dentro si può agire con efficacia: guardate Grillo come tiene in stallo la politica in questi giorni!

Non è però mia intenzione, se sarò eletto, avere l’atteggiamento oltranzista e negativo del M5S; credo che si possa “rompere” anche in maniera costruttiva, contribuendo con un pensiero nuovo a quanto di positivo già in essere e criticando invece gli aspetti negativi, per crescere insieme nell’interesse di Spilimbergo.

Mi impegno quindi a essere portatore di rinnovamento, per quanto mi sarà possibile: e questo “quanto” lo deciderà l’elettore che vorrà accordarmi la sua preferenza e spingermi così in Consiglio Comunale. Ogni voto in più darà maggior peso al mio impegno!

2 thoughts on Alle Comunali scegli l’impegno e il rinnovamento

  1. Complimenti. Tutto bellissimo. Peccato che [cito] della ‘politica sporca, falsa e che ci distrae con personalismi e gossip’, Lei abbia scelto il lato peggiore. Mi chiedo se sia una scelta di campo o di comodo: massimo risultato con il minimo sforzo. In fin dei conti Le basterà questo post come impegno civico per meritarsi un posto in consiglio. In ogni caso, qualora venga eletto, non potrà fare molto per Spilimbergo ed i suoi cittadini, perché c’hanno pensato 20 anni di destra ad affossarla definitivamente. Come dice mio padre: che importa se la tomba è bella o lucida, rimane sempre quello che è. Magari se scavate ancora più fondo, sotto la torre occidentale, ci trovate i resti della vecchia drogheria Facchin, o qualcosa ve lo inventerete per dare lignaggio storico a questa città e alla Vostra storia politica. Continui a fare il capo scout che aiuta più persone così (opinione personale).

    Più che altro il dubbio politico mi assale come un montante: in 10 righe parla di moVimento 5 stelle e la loro capacità di rinnovare eticamente il panorama politico. Ma se ne distacca nel momento in cui risultano ‘oltranzisti’ (qualunque cosa Lei intenda per oltranzismo) e ‘negativo’ (quale sarebbe l’atteggiamento negativo? Quello di votare l’arresto per Silvio Il Corruttore?) . Prima ancora cita la ‘Scelta Civica’ pro Monti, mentre il Messaggero Veneto la mette nell’ombra lunga del PdL e di Francesconi, allineamento che in questo post di ‘discesa’ in campo, o manca del tutto o è scritto tra le righe. A me Lei pare politicamente un po’ confuso. O forse la Sua è semplice umiltà intellettuale: un laureato, giovane e attivo nel sociale come Lei, non potrebbe dirsi di destra (di questa destra) senza provare un po’ di vergogna. Fossi in Lei mi sentirei anch’io così, ma (s)fortunatamente non ho mai sbagliato a dare il mio voto.

    Niente di personale, signor Bassutti, anzi. L’ho sempre ritenuto un bravo giovane, una gran persona. Per questo è come se mi sparassero ogni volta che leggo queste cose. Potrebbe una affiliazione politica farmi cambiare idea sulle persone? In linea di principio no. Ma c’è un prezzo da pagare per il berlusconismo, da una parte e dall’altra.

    • Opinione per opinione, le propongo la mia. Ritengo finora coerente la mia (pur breve) esperienza politica. Mi sento vicino all’area di centrodestra e per questo mi sono avvicinato al PdL nel 2011; in cuor mio speravo fosse il momento giusto per iniziare il rinnovamento di questa parte politica, ormai troppo legata al berlusconismo. Non sono un fan del Cavaliere, e proprio per questo, dopo il “circo” dei congressi e delle Primarie, la proposta di Monti mi sembrava l’approdo naturale per un moderato stufo di questa baldoria indegna.

      Veniamo all’attualità. Partiamo da cosa offre Spilimbergo politicamente: centrodestra o centrosinistra, non si scappa. E in entrambi il prefisso “centro” forse non è proprio paritario al resto. Correre da soli? Il primo partito (25% alle politiche) non riesce a presentare una sua lista, immaginarsi una Scelta Civica (13%).
      Ma io voglio candidarmi. Ci voglio provare. Lo faccio con Francesconi perché questa destra, che da 5 anni governa dopo la 15 di Lega, può essere più centro-destra e invertire la rotta.
      Cerco un posto in Consiglio Comunale non per mera soddisfazione, ma per l’illusione che il cambiamento è possibile. Noi scout sogniamo sempre alto, è un nostro difetto: però quel difetto ci fa andare lontano. Chi mi avesse visto 12 anni fa all’esordio nei Giovanissimi sbagliare la ripetizione di un rigore, avrebbe pensato di vedermi oggi a un passo dalla Lega Pro? Con questo spirito mi candido per la mia Città.

      Capisco la sua perplessità, ma credo di ritrovarmi più nell’umiltà intellettuale che nella confusione politica. Un’affiliazione elettorale non fa di me un berlusconiano: per cambiare le cose il modo migliore è entrarci dentro, credo. E’ una sfida, forse un’utopia, lo so. Però ogni grande viaggio inizia con un semplice passo fuori dalla porta. Io ci credo, davvero.

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