Caregiver, pilastro sociale senza tutele

Sappiamo bene come nel sociale il contributo del volontariato sia importante, talvolta fondamentale, per garantire la tenuta di un sistema in cui le necessità crescono sempre più rapidamente delle risorse destinate ad affrontarle. Il volontario è spesso una persona di buona volontà cui mancano anche solo i rudimenti “tecnici” del suo servizio, e ciò non di meno “serve”; motivazioni personali, le più svariate, fanno gettare il cuore oltre l’ostacolo, rendendo la gestione di queste persone una questione delicata e strategica.

Esiste però una seconda categoria, chiamata caregivers; la principale differenza è il carattere volontario dell’opera prestata, in quanto si parla di persone che sono costrette (termine forte ma ben vicino alla realtà) a prestare assistenza a un familiare stretto con non-autosufficienza completa, sacrificando a questa attività una parte importante, se non tutta, della propria vita.

Una fetta importante della popolazione italiana, prevalentemente donne di età compresa tra i 45 ed i 55 anni, svolge questa fondamentale azione sussidiaria, gratuita, rispetto al sistema di welfare nazionale esistente. In molti Paesi europei la figura del caregiver familiare è stata riconosciuta professionalmente e tutelata da un punto di vista previdenziale, sanitario e assicurativo; in Italia (forse) stiamo iniziando a pensarci.

Nella bagarre di fine legislatura sono state presentate tre proposte di legge, a prima firma dei senatori Cristina De Pietro (Misto), Laura Bignami (Misto) e Ignazio Angioni (PD), successivamente sottoscritte in maniera trasversale da diversi altri colleghi. Il testo iniziale, abbastanza povero, è in elaborazione e sarà sottoposto ad emendamenti che diano gambe a questa fondamentale proposta. Nella speranza che, pur nel cuore della notte e in mezzo ad altri meno nobili argomenti, si possano trovare… “ottantaeuro” là dove davvero servono come il pane.

Seguiremo con attenzione gli sviluppi, nel frattempo chi volesse approfondire qui sotto troverà un paio di link da cui iniziare a curiosare un po’.

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