Le linee di sviluppo e i soggetti attivi
Rispetto alla parte montana, sicuramente le Valli hanno un patrimonio naturale e turistico diverso, la cui valorizzazione non è meno importante ma merita un approccio con strumenti dedicati.
L’importante lavoro già svolto da Montagna Leader ed Ecomuseo Lis Aganis non potrà essere ostacolato se i soggetti con cui interloquire passeranno da 27 Comuni a 2 Comunità (anziché una sola).


Nel quadro di uno sviluppo turistico del territorio, un ruolo chiave è giocato dal settore Cultura, che tradizionalmente vive in sinergia con il sistema bibliotecario. Prima del terremoto UTI, il sistema SeBiCo rappresentava un punto fermo nello Spilimberghese; ora invece è smembrato tra Spilimbergo (che ne mantiene il nome e l’organizzazione) e Maniago (che ne gestisce buona parte delle biblioteche). Ricostituire il sistema SeBiCo, considerando che Montereale e la Valcellina naturalmente hanno un riferimento nella biblioteca di Aviano, sarà sfida determinante e porterà una situazione ideale per lo sviluppo della proposta culturale.
Ci sono poi altri temi che Maniago e Spilimbergo devono affrontare in sinergia, come la questione dell’Ospedale e della Sanità in Pedemontana (dalla zona delle Dolomiti Friulane i punti di riferimento sono Belluno e Pordenone). C’è una sinergia tra le ASP del territorio che andrebbe estesa al Maniaghese e sulla quale si può impostare un modello innovativo di servizi alla persona.
Sul fronte dello sviluppo economico, i consorzi industriali sono realtà molto diverse e con poco interscambio, cosa che potrebbe invece costituire un’interessante sfida per il futuro.
Gli aspetti politici
Le Comunità di Montagna saranno soggetti attivi su molti tavoli istituzionali. Avere due soggetti anziché uno a rappresentare il territorio pordenonese, quando le realtà udinesi a parità di popolazione ne avranno tre, potrà dare più forza alle istanze del territorio.
Sul fronte interno, l’esperienza delle UTI deve indicare gli errori da non ripetere: garantire ai singoli Comuni la libertà di definire insieme la migliore forma di condivisione delle funzioni; dare voce e pari dignità a tutti anziché accentrare la gestione nel Comune capofila. L’attuale UTI a 20 Comuni, allargata sostanzialmente a 27, ne erediterebbe certamente le difficoltà nei rapporti maturate soprattutto negli ultimi due anni, minando in partenza il delicato progetto di una Comunità unica.
In conclusione: verso le due Comunità
Diverse e molto chiare sono le ragioni per dare avvio a due Comunità di montagna distinte. L’argomento non è così al centro dell’attenzione come in campagna elettorale, quando la controriforma delle UTI divenne uno dei principali cavalli di battaglia del centrodestra; eppure nelle prossime settimane i Consigli Comunali si dovranno necessariamente esprimere in merito. Complice l’imminente scadenza elettorale si auspica che la Regione conceda una proroga nei tempi per dare modo alle amministrazioni rinnovate di potersi legittimamente esprimere.
Già da questo passaggio Spilimbergo si ritaglia un ruolo importante nella Comunità della Destra Tagliamento, non per noblesse oblige o qualsivoglia diritto – non dimentichiamo che l’adesione al Sanvitese dopo la riforma Panontin non è stata presa bene dai Comuni delle valli. Spilimbergo già promuovendo e delineando l’architettura del nuovo Ente dimostra di avere una visione prospettica, di condividerla con i Comuni vicini e di impegnarsi in prima linea nel suo sviluppo.
A suo tempo ci si è stracciati le vesti per eliminare le Comunità Montane considerate la causa di tutti i “mali” della montagna.
Ora, di fatto, non si fa altro che riproporre la IV^ e la V^ Comunità Montana.
L’articolo non evidenzia quali sono stati i punti di forza e di debolezza dell’attuale UTI.
Una verifica dell’esperienza UTI potrebbe essere oggetto di un prossimo approfondimento, chiaramente sentendo chi ne ha avuto esperienza diretta (non spilimberghesi quindi)
La forma e il nome del nuovo ente richiama la Comunità Montana… ma ci sono anche altre analogie? E quanto è cambiato il contesto degli Enti Locali da allora?
Grazie per i due spunti, cui vedrò di fare seguito a breve